Falso in atto pubblico, truffa e abuso d’ufficio. Sono queste le ipotesi di reato contestate a vario titolo a 17 persone, tra le quali cinque dipendenti pubblici, dal pm Enrico Lussu che in questi giorni ha inviato loro gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari nell’ambito dell’inchiesta condotta dai militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Cagliari sui corsi di formazione professionale della Regione.
Secondo l’accusa, ai corsi – c’era quello per filmmmaker, un altro per tecnico di impianto di energia o per tecnico di recupero differenziato di veicoli – che si sono regolarmente tenuti, avrebbero partecipato persone senza averne alcun titolo: alcuni avevano dichiarato di essere laureati ma non lo erano, altri di avere i requisiti di partecipazione quali titoli e specializzazioni. Ma non solo. Grazie alla complicità dei dipendenti pubblici sarebbero state alterate le graduatorie di partecipazione, favorendo solo gli indagati che a loro volta firmavano le presenze per gli “amici”.
Tutti i partecipanti in questo modo avrebbero truffato le casse regionali ottenendo complessivamente circa 300 mila euro quale indennità di partecipazione. Le indagini, iniziate a novembre 2016 e concluse a dicembre 2017, sono partite a seguito di una segnalazione arrivata alle Fiamme gialle sulle anomalie riscontrate da alcuni “tagliati fuori” dalla graduatoria. Adesso le indagini sono chiuse e i legali degli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare le memorie difensive, poi arriveranno le richieste di rinvio a giudizio del Pm.