Tensione alle stelle, nonostante i toni formali dovuti alla solennità dell’evento, tra il vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, e la consigliera della Sezione di controllo della Corte dei Conti, Maria Paola Marcia, relatrice all’adunanza per la verifica del rendiconto generale della Regione Sardegna del 2016.
Un appuntamento indispensabile, con il contraddittorio tra giudici e vertici regionali, in vista del giudizio di parificazione che dovrà certificare la correttezza dei conti dell’amministrazione. Tante le contestazioni sollevate dalla relatrice, alcune legate al fatto che per il secondo anno la Sardegna ha dovuto fare i conti con le norme rigide del bilancio armonizzato, che rende meno flessibili le voci di spesa e l’indebitamento. Le critiche sulla gestione delle entrate, ma anche sulla spesa per missioni, sull’avanzamento della programmazione dei fondi comunitari, sulle scarse risorse per la dispersione scolastica, hanno fatto scattare la replica, a tratti irrituale, di Paci, responsabile anche del Bilancio. “Premesso che le analisi condotte dall’ufficio istruttore risentono di carenze informative – ha contestato la consigliera Marcia nella sua relazione – tuttavia si è osservato che la gestione dell’esercizio 2016 ha trovato supporto in un quadro finanziario complessivo che le sue diversificate e componenti non si è dimostrato adeguato a sostenere una evoluzione dinamica dell’azione, bensì è appena sufficiente a salvaguardare il livello di spesa e di servizi già precedentemente in atto”.
Immediata la replica di Paci. “Sul banco degli imputati ci dovrebbero essere altri – ha ribattuto – lo Stato pretende il rispetto del bilancio armonizzato ma ritarda la sua adesione. La Corte dei Conti fa il suo mestiere, quello di stimolare la Regione ad essere sempre più efficiente. È una relazione severa, ma su ciò che noi gestiamo direttamente siamo andati benissimo”. A fine udienza in tanti hanno assistito ad un accesa discussione tra il vicepresidente della Regione e la consigliera Marcia, interrotta dal presidente della Sezione controllo che ha chiesto a entrambi di proseguire riservatamente nel suo ufficio.