Al momento sono accusati di omicidio preterintenzionale Ignazio Siddi, 43 anni, e Francesco Farigu, di 41, fermati mercoledì notte per aver provocato la morte di Vincenzo Crisponi, 56 anni, aggredito a picchiato in via Satta vicino al parco giochi di Capoterra, a circa 10 chilometri da Cagliari, per aver rifiutato uno spinello.
I due si trovano rinchiusi nel carcere di Uta in attesa dell’udienza di convalida che si terrà sabato. Intanto è in corso in queste ore l’autopsia sul cadavere della vittima. Il pm Gaetano Porcu, che coordina le indagini, ha affidato l’incarico al medico legale Roberto Demontis. Dall’autopsia sono attesi elementi utili a ricostruire tutta la vicenda e soprattutto a stabilire come è morto Crisponi: capire se ci sia stato un pugno o un calcio letale, oppure se l’uomo abbia avuto un malore a seguito delle botte o della caduta.
“Il mio assistito nega il suo coinvolgimento – dice l’avvocato Marco Lisu che rappresenta Farigu – aspettiamo di leggere le carte e di conoscere i risultati dell’autopsia”. Attende gli accertamenti del medico legale anche Marco Perra, il legale di Siddi. “Ho parlato con lui – spiega – e sostiene che con la vittima c’erano già state delle scaramucce e delle discussioni”. Secondo la ricostruzione fatta da Siddi all’avvocato, sarebbe stato Crisponi a innescare la lite: li avrebbe “puntati” con lo scooter e sarebbe stato il primo a sferrare un pugno.