Non si arrestano le tensioni fra i militanti di CasaPound Cagliari e gli antifascisti. Nella serata di ieri, domenica 11 febbraio, infatti, sono scoppiate nuovamente scintille fra le due fazioni.

“Stavamo affiggendo i nostri manifesti negli spazi dedicati in via Is Mirrionis, all’altezza della rotonda di via Cadello, eravamo solo in tre, quando un gruppo di 20 ragazzi del Coordinamento antifascista, provenienti da un circolo sito in via Molise, si sono avvicinati dicendo che non potevamo mettere i nostri striscioni perché ‘la zona e la città sono loro’ – racconta il responsabile di CasaPound Cagliari – dopo di che ci hanno minacciati dicendo che, se non ci fossimo allontanati di nostra iniziativa, ci avrebbero pensato loro a mandarci via”.

Successivamente la tensione è salita, ci spiega il responsabile di CasaPound, perché, afferma – “Abbiamo continuato a discutere e prendere tempo dato che ci trovavamo in netta inferiorità numerica. L’aggressione fisica per fortuna è stata scongiurata all’ultimo grazie alla pronta risposta dei nostri militanti, accorsi sul posto per aiutarci; se loro non fossero venuti, sarebbe potuta finire molto peggio”.

 

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