Vengo a sapere che “Il Fatto quotidiano” compila una lista di proscrizione di candidati impresentabili fra cui compaiono i sardi Anthony Muroni e Pierfranco Devias, entrambi candidati con una lista di partiti sardi alle prossime elezioni italiane, il primo per aver subito una condanna per diffamazione e il secondo per essere imputato nel famoso e lunghissimo procedimento penale contro la sinistra indipendentista denominato “Arcadia”.
Non partecipo al Progetto Autodeterminazione e ciò che penso a riguardo sarà oggetto di un articolo che pubblicherò prossimamente sul blog di notizie anticolonialiste “Pesa Sardigna”. Ma di fronte a questa infame opera di sciacallaggio mediatico nessuno di noi può e deve rimanere muto.
A prescindere da ciò che si possa pensare su Muroni va detto che per un giornalista una condanna per diffamazione è pane quotidiano. Persino lo stesso direttore del “Fatto” Marco Travaglio è stato condannato per questo tipo di reato. Per questo motivo Travaglio sarebbe impresentabile? Non credo proprio, perché Travaglio non ha mai rubato, non ha mai concusso, non ha mai ricavato benefici personali dall’attività pubblica. Questo legalismo esasperato sta portando veramente al delirio e si rischia di cadere nel ridicolo. Una cosa è rubare dalle casse pubbliche o avere rapporti con la mafia, altra cosa è prendere una multa, occupare una casa, avere una condanna per una manifestazione non autorizzata o una condanna per la propria attività professionale.
Altra e ben più grave questione la questione che riguarda Devias. Egli fu arrestato insieme a tanti altri compagni di “A Manca pro s’Indipendentzia” (e non solo) nell’ambito della più grande operazione repressiva dello stato italiano contro l’indipendentismo. L’intera organizzazione veniva accusata di essere la copertura pubblica di due organizzazioni terroristiche (OIR e NPC). Dall’11 luglio 2006 (la data degli arresti) quel processo non è stato ancora chiuso e ad oggi la pubblica accusa non ha portato neanche una prova di tali ignobili accuse. Nel frattempo molte persone hanno subito il carcere e molti hanno anche perso il lavoro.
Devias è impresentabile perché ha subito tutto questo? Allora tutti gli indipendentisti lo sono, perché quel processo è un atto di guerra contro l’idea stessa di una Sardegna libera!
Questo attacco da parte del “Fatto” di Travaglio la dice lunga sul grado di isteria che una certa stampa sta maturando in prospettiva di una crescita del movimento indipendentista e sardo-centrato e di una sua possibile affermazione elettorale.
Che il “Fatto” continui a concentrarsi sugli impresentabili del PD, di FI e dei loro sodali e anche su quelli del M5S che magari non hanno rubato ma sono politicamente molto discutibili, come nel caso del giornalista Gianluigi Paragone, ex direttore de “La Padania” finanziato con i soldi pubblici che i 5S vorrebbero abolire, nominato in Rai grazie alla vicinanza alla Lega e conduttore fino a pochi mesi fa di una trasmissione su La 7 chiamata la Gabbia che ha apertamente avallato tante colossali bufale anti immigrazione tra cui quella del “complotto del piano Kalergi” della sostituzione etnica.
A prescindere dalle scelte elettorali di ognuno alziamo un muro contro questo attacco vergognoso perché tutti coloro i quali si battono per l’indipendenza del popolo sardo sono sulla medesima barca.
Cristiano Sabino