Cade all’indomani della presentazione della relazione finale Commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito, la nuova udienza nel tribunale di Lanusei al processo per i “veleni” di Quirra nel poligono militare di Perdasdefogu, che vede imputati otto comandanti del poligono militare dal 2004 al 2010. In aula sono arrivate nuove e pesanti rivelazioni sul caso delle malformazioni degli animali e della presenza di sostanze tossiche nei loro tessuti.
Davanti al giudice monocratico Nicole Serra hanno deposto altri due testi della pubblica accusa. All’esame dei Pm Biagio Mazzeo e Daniele Loi, due veterinarie, Fiorella Carnevali e Marta Piscitelli, hanno esposto i risultati delle analisi sui tessuti degli animali subito dopo l’avvio delle indagini.
“E’ emersa una situazione allarmante e preoccupante – hanno detto – questi animali presentavano nei polmoni, nei reni e nel fegato sostanze tossiche, come piombo e nanoparticelle di cadmio. Le stesse sostanze tossiche erano presenti anche nelle carni e nei formaggi. Oltre a questo – hanno proseguito – era evidente anche l’altissimo tasso delle malformazioni negli animali che nascevano nei terreni adiacenti al poligono, tasso che è arrivato a toccare il 4% delle pecore presenti. Malformazioni compatibili con l’assunzione di metalli pesanti e particolati. Si evidenziavano infatti concentrazioni di metalli pesanti nei polmoni, in particolare il tungsteno, che le pecore camminando nei campi vicino al poligono inalavano”. Le professioniste hanno anche precisato che il fenomeno era presente in un raggio ampio dal poligono: “C’erano percentuali alte di malformazione anche a Baunei, un paese che da Perdasdefogu dista 40 km”. Il processo riprenderà il 21 febbraio.