“I partiti entrino nel merito delle problematiche legate al mondo del lavoro, in particolare nel Sulcis-Iglesiente, territorio che rischia un’esplosione sociale senza precedenti”. E’ l’appello che la segreteria territoriale Fiom Cgil rivolge alle forze politiche impegnate nella campagna elettorale per le politiche del 4 marzo. L’invito a trattare nei dibattiti alcuni temi fondamentali per il territorio più povero d’Italia.

Tra questi: “I fallimenti industriali nella terziarizzazione dell’alluminio (ex Ila ed ex Sardal); i ritardi nel rilancio di parte della filiera dell’alluminio (Eurallumina e Alcoa); la fermata sempre più lunga e preoccupante della centrale Enel di Portovesme, con conseguente rischio di ulteriori richieste di ammortizzatori sociali per le aziende ed i 300 operai degli appalti che dovrebbero essere impegnati quotidianamente nella centrale (al momento circa 200 lavoratori interessati a contratto di solidarietà e cassa integrazione); l’attesa infinita per l’autorizzazione della nuova discarica per la Portovesme srl che fa vivere in costante apprensione i 1300 lavoratori interessati al futuro della fabbrica di piombo e zinco”.

Infine, aggiunge Fiom Cgil, “il ritardo nel riconoscimento degli ammortizzatori sociali in deroga per i lavoratori che dovrebbero essere “traghettati” con un minimo ammortizzatore sociale alla ripartenza delle fabbriche legate all’alluminio”.