Un’opera dedicata ad Antonio Gramsci. Sistemata al centro di Cagliari, proprio nella piazza intitolata al pensatore di Ales. Una scultura firmata da un’artista d’eccezione, scomparso due anni fa: Pinuccio Sciola. È stato il sindaco Massimo Zedda, affiancato dall’assessore alla Cultura, Paolo Frau, a rimuovere il drappo bianco che copriva l’opera, sotto lo sguardo dei rappresentanti della famiglia dell’artista di San Sperate, guidati dal figlio Tommaso.
Presente anche Antonello Cabras, presidente della Fondazione di Sardegna che ha contribuito non solo all’iniziativa legata alla scultura di piazza Gramsci ma a tutte le iniziative dell’Anno Gramsciano.
“Questa opera – ha commentato Massimo Zedda – era stata immaginata da Pinuccio Sciola, che ringrazio per averci lasciato queste meravigliose opere, proprio pensando alla vita e al sacrificio dell’esperienza in carcere vissuta da Gramsci”. Libertà dalla prigionia, ma anche la memoria inserita nella pietra, sono stati i concetti che hanno ispirato l’artista di San Sperate. In un unico blocco sono state scolpite le sofferenze di chi viene privato della possibilità di muoversi liberamente. Con riferimento alle sofferenze in carcere dello stesso Gramsci.
Foto di Matteo Massa