Ricostruire la sinistra e riavvicinare i delusi al voto. Come? Lavorando per aumentare gli spazi di libertà e per diminuire le disuguaglianze. Sono i temi che ricorrono di più alla presentazione dei tredici candidati di LeU nei collegi della Sardegna. “Questo è un progetto che si rivolge a chi non ha intenzione di andare al seggio elettorale, per fargli cambiare idea”, ha spiegato Yuri Marcialis, capolista nel collegio unico proporzionale per il Senato e in corsa nell’uninominale Sud, questa mattina nella sede della fondazione Berlinguer in via Emilia a Cagliari.
C’è anche Claudio Grassi, il capolista nel collegio proporzionale sud Sardegna per la Camera. Emiliano di Reggio-Emilia, arriva da Sinistra Italiana. Prima dell’ufficializzazione delle liste, il suo nome ha destato non pochi malumori in LeU Sardegna, anche perché il suo è il collegio con maggiori probabilità di eleggere un rappresentante in Parlamento. Lui ne è consapevole: “Il tavolo nazionale ha individuato un 70% di candidature espressione dei territori, l’altro 30% risponde a logiche di pluralismo interno, questo è il motivo della mia presenza qui”.
In ogni caso, ha precisato, “metterò a disposizione della Sardegna le mie competenze”. Capolista nel collegio proporzionale nord per la Camera è Antonella Chirigoni, avvocata: “Sono una madre e per affermarmi ho dovuto lavorare molto, credo che il nostro Paese abbia bisogno di persone giovani nelle istituzioni”. Gli altri candidati: Maria Agostina Cabiddu nel collegio uninominale per il Senato, centro Sardegna; Domenico Serra, nel collegio nord.
Negli uninominali per la Camera: Roberto Mirasola (Cagliari), Luca Pizzuto (Carbonia), Giuseppe Garau (Oristano), Mario Demuru Zidda (Nuoro), Francesco Dore (Olbia), ancora Antonella Chirigoni (Sassari). In via Emilia non c’è, invece, alcun rappresentante di Possibile. Il segretario Thomas Castangia aveva ritirato la disponibilità a candidarsi dopo l’imposizione romana di Grassi.