Nuova battaglia in piazza sul braccio di ferro per i rinnovi contrattuali nei comparti Sanità e Autonomie Locali.

Anche in Sardegna i lavoratori si mobilitano per chiedere alla Regione un sostegno alle rivendicazioni. Il presidio è fissato per il prossimo 5 febbraio, dalle 10 alle 12, sotto il palazzo della Regione in viale Trento. La manifestazione è promossa da Cgil, Cisl e Uil. Obiettivo: far rispettare gli accordi presi con il patto del 30 novembre 2016.

“Le lavoratrici ed i lavoratori delle funzioni locali e della sanità pubblica – affermano i segretari generali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Sardegna, Nino Cois, Davide Paderi e Fulvia Murru – vogliono vedere rinnovato un loro legittimo diritto, bloccato da nove anni: il contratto nazionale di lavoro”. I sindacati chiedono tempi più veloci. “I ritardi nel confronto sulle parti normative e l’assenza di indicazioni puntuali sulla parte economica dei due contratti – denunciano le tre sigle – sono irrispettosi delle legittime aspettative di queste lavoratrici e di questi lavoratori. Il ministero dell’Economia e delle finanze sta deliberatamente rallentando l’integrazione agli atti d’indirizzo, che consentirebbe una rapida sottoscrizione dei Contratti della sanità e delle autonomie locali”. Per questo motivo i sindacati chiedono un incontro alla Regione. “Assieme alle doverose risposte – concludono Cgil, Cisl e Uil – occorre dare valore alle professioni e migliorare i servizi ai cittadini. Nell’isola inoltre i lavoratori dei comparti pubblici pagano diverse negatività organizzative e legate alle riforme ed elementi peggiorativi sulla contrattazione decentrata e sui fondi”.