All’indomani della notizia che Amsterdam non sarà pronta all’ assegnazione della sede dell’Agenzia del farmaco, l’Italia si prepara a fare ricorso. Il sindaco di Milano Sala spiega di aver avuto assicurazione da Gentiloni: ‘L’ho chiamato e gli ho detto: è il momento di essere aggressivi. Da quello che mi ha detto, e senz’altro sarà così, oggi parte il ricorso’. Spiega che la rabbia non serve a nulla, ma chiede al governo di alzare la voce. Ma la Commissione Ue fa intanto sapere che la decisione è stata dei 27 Stati membri e non c’è nulla da aggiungere. La ministra Lorenzin: ‘Non è questione di campanili ma di operatività dell’Agenzia, e Milano è pronta’.

Il sospetto che Amsterdam non fosse pronta ad ospitare l’agenzia europea del farmaco Ema, dopo averla strappata a Milano per un soffio, è dunque una certezza: l’edificio ancora non c’è, e il trasferimento di tutto il personale e le attività da Londra è destinato a subire ritardi e costi supplementari. L’allarme arriva direttamente dal direttore esecutivo dell’Ema, Guido Rasi, e riapre la polemica: il governo italiano si dice pronto al ricorso, e la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e il sindaco Beppe Sala tornano alla carica riproponendo Milano.