E’ iniziato anche in Sardegna lo sciopero dei magistrati onorari: incroceranno le braccia da oggi fino al 2 febbraio. Prima ancora avevano dato il via alla mobilitazione i giudici di pace. L’astensione dal lavoro nell’isola interessa circa 150 persone.
Da oggi, dunque, i sostituti procuratori e i giudici dei Tribunali sardi dovranno sobbarcarsi anche le udienze – circa metà del totale delle udienze nel capoluogo sardo – che di solito vengono amministrate dalle toghe onorarie: i giudici Got (giudici onorari di tribunale) e i Vpo (vice procuratori onorari). A presentare la mobilitazione, questa mattina, sono stati gli stessi magistrati onorari che fanno capo a quasi tutte le sigle sindacali di categoria.
Alla conferenza che ha presentato lo sciopero hanno partecipato anche Mauro Grandesso, presidente del tribunale di Cagliari, e Massimo Poddighe, presidente della seconda sezione penale. Entrambi – pur non entrando nel merito delle ragioni della mobilitazione – hanno sottolineato l’importanza della presenza dei magistrati onorari nell’amministrazione della Giustizia. Got e Vpo, così come i giudici di pace, protestano contro la riforma Orlando “colpevole – secondo loro – di aver reso ancora più precaria la professione, con stipendi che in qualche caso non superano i 700 euro mensili”.
“La riforma aumenta il numero dei colleghi in servizio – spiega Daniela Muntoni, portavoce e magistrato onorario da 13 anni – ma non risponde ai problemi legati al fatto che gli stipendi sono bassissimi, non ci sono né ferie né malattie”.
“Chiedevano una stabilizzazione al Governo – hanno fatto sapere gli onorari – ma hanno ottenuto una maggiore precarizzazione”.