Arriva sul piccolo schermo la storia di Emanuela Loi. “La scorta di Borsellino-Emanuela Loi” andrà in onda in prima serata domenica 28 gennaio su Canale 5. In cento minuti il film del regista Stefano Mordini ripercorre i momenti significativi della vita della giovane poliziotta di Sestu che perse la vita a 24 anni nell’attentato al giudice Borsellino e ai suoi ‘angeli custodi’.
L’opera è stata presentata in anteprima nazionale questa mattina a Cagliari, al cinema Odissea: presenti Greta Scarano, sua la parte della protagonista, lo sceneggiatore Graziano Diana, la sorella di Emanuela, Claudia, e l’ad di Taodue Film Pietro Valsecchi. In sala anche diversi rappresentanti delle forze dell’ordine. Nel cast tra gli altri, oltre a Riccardo Scamarcio (nel ruolo di Montinaro), Ivana Lotito (Claudia Loi) e Lorenza Indovina (Berta Loi). Girato tra Sicilia e Sardegna, tra Palermo e Sestu, in provincia di Cagliari, dove Emanuela è nata, il film entra nel personaggio, nella ragazza solare, collega stimata per le sue doti professionali e umane.
Il racconto parte dal colloquio per entrare in Polizia per arrivare a quel tragico 19 luglio del 1992 con la strage di via D’Amelio. Emanuela quel giorno è diventata la prima donna poliziotto morta in servizio, uccisa dalla mafia. “Un’eroina nella semplicità”, la definisce il regista. E’ questo il terzo dei quattro film tv del ciclo “Liberi Sognatori”, quattro storie vere su altrettante figure emblematiche della cronaca italiana: Libero Grassi, Mario Francese, Emanuela Loi, Renata Fonte vissuti tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90, tutti prodotti da Taodue.
“Questo film mi ha molto emozionato, mi ha fatto tornare indietro di 26 anni, ai momenti in cui si è consumata la tragedia di mia sorella che ha radicalmente cambiato la mia vita e quella della mia famiglia – racconta commossa Claudia Loi – Però bisogna andare avanti, la vita continua. Il film ha lasciato un messaggio: ognuno di noi dovrebbe fare la propria parte nel quotidiano, per costruire una società in cui i valori della legalità, giustizia, pace siano fortemente radicati e in cui non ci sia bisogno di morire per difendere questi valori. Greta Scarano – commenta la sorella dell’agente uccisa – è stata bravissima e ha rappresentato Emanuela come l’abbiamo conosciuta: coraggiosa, solare, gioiosa, positiva”.