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Un bonus per le aziende che assumono giovani che ammonta a 3-4mila euro e che si aggiunge a quello da 8.000 euro con tre anni di decontribuzione al 100% previsto dalla Finanziaria nazionale.

La misura – compresa nel piano LavorAs da 128 milioni – è stata illustrata oggi dal governatore Francesco Pigliaru e dall’assessora al Lavoro Virginia Mura, in occasione della giornata conclusiva di Sardinian Job Day. “Invieremo una lettera alle imprese per informarle che stiamo lavorando a un intervento che le metterà in condizione di poter assumere nel 2018 i giovani con un fortissimo sconto”, ha spiegato il presidente.

Questo avrà effetti sul tasso di disoccupazione giovanile, che allo stato attuale si attesta al 56% in Sardegna. Grazie a questa misura, unita a quella del governo, si calcola di poter assumere 4.000 giovani – sono oltre 4.000 infatti i tirocini attualmente in corso – e il tasso potrebbe scendere rapidamente, dal 56% al 45%”. “Il 2018 – ha annunciato Pigliaru – è l’anno in cui bisogna spingere al massimo con le assunzioni”.

“Stiamo rendendo più agevole e consolidando con il Governo il ponte che va dal primo test che certifica la capacita di lavoro di un giovane al consolidamento di quella posizione se c’è una soddisfazione reciproca”. Così il governatore Francesco Pigliaru illustrando il bonus della Regione per incentivare le imprese all’assunzione di circa quattromila tirocinanti. “Il costo dell’assunzione sarà abbattuto – ha chiarito il presidente – e se si vuole correre per un contratto a tempo determinato varrà il nostro bonus da 3-4mila euro l’anno, se invece si vuole correre verso contratti a tutele crescenti, si potrà sommare il bonus del Governo”.

“Vogliamo che il tempo determinato che intendiamo incentivare sia volano per un livello successivo”, ha sottolineato l’assessora Virginia Mura. In questo momento, ha ribadito la titolare del Lavoro, “abbiamo oltre quattromila tirocini in corso, vogliamo fare in modo che i datori di lavoro riassumano i tirocinanti in scadenza al 31 gennaio utilizzando il nostro incentivo, per poi trasformare il rapporto a tempo indeterminato entro il mese di dicembre”.