“Ancora chiusi dopo 1.287 giorni”. E’ il grido degli oltre duecento operai dell’Eurallumina, oggi in sit-in a Cagliari davanti all’assessorato regionale all’Ambiente, per avere delucidazioni su un’istruttoria fiume che va avanti dal luglio del 2015.
La vertenza Eurallumina di Portovesme (controllata dalla russa Rusal), ossia quella relativa al futuro della raffineria di allumina ferma dal 2009, non si conclude ancora e sale la tensione. “In questi tre anni sono stati depositati il progetto per la riapertura, le integrazioni, i chiarimenti, le conferenze dei servizi concluse positivamente, il deposito di ulteriore documentazione da parte del proponente – ha ricordato all’ANSA il portavoce delle tute verdi, Antonello Pirotto – sino al 21 di dicembre quando il quadro è diventato completo”.
Oggi è il 25 gennaio, ha detto, “e ancora non si capisce quando si metterà la parola fine”. Ma cosa manca al traguardo? “Il verbale dell’assessorato dell’Ambiente in capo al Servizio di Valutazione ambientale, la delibera sulla Valutazione di impatto ambientale, e successivamente l’Aia a cura della provincia del sud Sardegna: senza il verbale, però, la Giunta non può deliberare”.