L’anno scorso successe alla pietra d’inciampo posata sul marciapiede di via Plinio a Milano per ricordare Dante Coen, deportato ad Auschwitz e ucciso a Buchenvald. Quest’anno ad essere danneggiata è stata la pietra d’inciampo posata in viale Lombardia 65 per Angelo Fiocchi, deportato a Mauthausen e assassinato nell’aprile 1945 ad Ebensee. La lastra in metallo che riporta il nome di Fiocchi, davanti alla sua casa, posizionata il 20 gennaio scorso, è stata graffiata a cercare di cancellare nome, deportazione e data della morte.