Il centrodestra fa il pieno al nord, al sud duello tra M5s e Berlusconi, i grillini avanti in Sicilia, Lazio e Liguria. Infine il Pd in vantaggio nelle roccaforti ‘rosse’ in Emilia e Toscana, ma male nelle Marche. E’ questa la geografia politica e la distribuzione dei 231 collegi uninominali secondo un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera sulle intenzioni di voto, grazie a 50mila interviste realizzate tra il marzo 2017 e il gennaio 2018, esclusi Valle d’Aosta e Estero, con metodo misto (linee fisse, cellulari, web-Cati-Cami-Cawi.
Secondo questo studio, la Camera sarebbe così divisa: 266 seggi al centrodestra (131 nel maggioritario, oltre a 68 di Forza Italia, 51 alla Lega e 16 di Fratelli d’Italia); 170 ai grillini (con 53 collegi nel maggioritario e 117 nel proporzionale), 154 al centrosinistra (appena 47 guadagnati nei collegi e 107 nel proporzionale), infine 27 seggi a Liberi e Uguali.
Nel dettaglio, l’alleanza Forza Italia, Lega, Fdi, si aggiudica 31 seggi su 35 in Lombardia e 16 su 19 in Veneto. In queste due regioni, solo briciole per gli altri: dei 7 collegi rimanenti, 5 andrebbero ai grillini e appena due al Pd. Leggermente diverso, ma non troppo, il resto del nord. In Piemonte, ad esempio, 11 collegi vanno al centrodestra, 3 sia al M5s, sia al Pd. Va meglio al centrosinistra in Trentino Alto Adige, con la conquista di 4 collegi, solo due al centrodestra e nessuno a M5s. In Liguria, invece, i grillini strapperebbero tre collegi, due vanno al centrodestra e uno solo al centrosinistra.
Infine, in Friuli, il centrodestra conquista 4 seggi, uno al centrosinistra e nessuno al Pd. Tutta un’altra storia nel centro: in Toscana il centrosinistra conquisterebbe 11 collegi su 14, quindi appena due al centrodestra e uno a M5s. In Emilia, al Pd 12 su 17, 3 al centrodestra e due a M5s. In queste due Regioni si concentra il 70% dei collegi uninominali in mano al Pd. In Umbria, dei tre collegi, due al centrosinistra e uno al centrodestra. Male il centrosinistra, invece, nelle Marche e nel Lazio: nella prima sono i Cinque Stelle a farla da padrone, con quattro seggi su sei (solo uno a testa per Pd e centrodestra). Nel Lazio, 11 seggi al centrodestra, sette al M5s e tre al centrosinistra.
Al sud, infine, è partita a due, con la coalizione renziana che non tocca palla: in Puglia, Campania, Sicilia e Calabria, il fronte moderato è in testa. La differenza è marcata solo nella prima regione, dodici a cinque, situazione più equilibrata nelle altre aree meridionali. Per l’attuale maggioranza al governo il sud è una Waterloo: solo 4 seggi in sei regioni. Insomma, secondo i dati Ipsos, nessuna maggioranza autosufficiente in vista, neanche per il centrodestra a cui mancherebbero 50 seggi per arrivare a quota 316, con numeri che tutto sommato sono rimasti stabili negli ultimi mesi.