“Il Ministero attraverso il Comando militare si sta comportando in maniera irresponsabile e nevrotica nei confronti dei pescatori dell’area di Capo Frasca, quasi volesse agire una sorta di rappresaglia nei confronti dei lavoratori, che non hanno fatto altro che rivendicare un diritto, ottenuto dopo una lunga battaglia di giustizia.
Trovo indecente il trattamento che stanno subendo sulla questione degli indennizzi, riconosciuti da una norma che aveva sanato una vera e propria discriminazione subita per anni, rispetto al trattamento riservato ad altri loro colleghi sardi.
Distinguere fra pescatori residenti nei comuni costieri e pescatori non residenti, discriminare chi lavora in cooperativa da chi lavora in proprio, è il più inqualificabile esercizio di una cavillosità e di un arbitrio che non si addice a chi rappresenta le Istituzioni e in questo caso dovrebbe solamente applicare la legge, non decidere per chi vale e per chi no.
Mi appello perciò al buon senso e alla lealtà delle Istituzioni nei confronti di chi vive del suo lavoro e alla Regione Sardegna, affinché una legge giusta e voluta da tutti non si trasformi nell’ennesima beffa per chi vive in aree da sessant’anni occupate dai militari e sottratte alle popolazioni locali”
Michele Piras, Deputato Art.1-Liberi e Uguali
