Non c’è solo la richiesta di un aumento di uomini e mezzi delle forze dell’ordine tra le richieste che gli amministratori sardi, con Anci, Consiglio delle autonomie locali (Cal) e un gruppo di sindaci vittime di intimidazioni, presenteranno al ministro degli interni Marco Minniti, giovedì 18, nell’incontro in Provincia a Nuoro sulla recrudescenza degli attentanti nell’Isola. Tra i richiami a tutti gli organi dello Stato, dalla Regione al Governo nazionale, spiccano le questioni legate allo sviluppo, al lavoro e all’istruzione.

“Bisogna intervenire sulle cause che sono molteplici – spiega il presidente dell’Anci Emiliano Deiana al termine dell’assemblea ad Abbasanta – da quello che abbiamo capito nei confronti avuti con i prefetti e con le forze dell’ordine, questo genere di atti, in questo periodo storico, si sta alimentando nel brodo del malessere. Quindi servono interventi per combattere la povertà e per creare occasioni di sviluppo e occupazione nei territori anche con un intervento pubblico”.

Stanchi di essere identificati con quelli che potrebbero fare ma non fanno, i sindaci sollecitano “più strumenti normativi e finanziari”, superando i tagli nei trasferimenti e il blocco dell’utilizzo degli avanzi di amministrazione. “Se noi risolvessimo questo genere di problematiche avremmo sicuramente quelle risorse che ci consentirebbero di dare le risposte che la popolazione si aspetta – osserva Deiana – Questo non significa scongiurare tutti gli attentati, ma sicuramente togliamo consenso sociale a chi li fa e riduciamo la base del malessere”. Altra questione primaria è “l’investimento forte in educazione e in formazione: ovvero – chiarisce il presidente dell’Anci – in nessun paese deve mancare la scuola. Quali comunità costruiamo se non c’è neanche questo servizio minimo basilare?”.