Il presidente della Repubblica tunisina, Beji Caid Essebsi, in occasione del 7mo anniversario della Rivoluzione dei Gelsomini che portò alla cacciata dell’allora presidente Zine El Abidine Ben Ali, si recherà domani nel sobborgo popolare della capitale (Citè Etthadamen) teatro delle proteste violente di queste ultime notti. Lo ha detto oggi Rached Ghannouchi, leader del partito islamico Enhadha, all’uscita dalla riunione dei firmatari dell’Accordo di Cartagine, voluta proprio dal capo dello Stato per analizzare i fatti degli ultimi giorni e rilanciare l’idea di un dialogo economico tra le parti sociali.
Il presidente della Repubblica ha detto che i media stranieri hanno esagerato nel riportare i fatti di questi giorni, al contrario di quelli nazionali, e ha annunciato l’adozione a breve di misure a favore delle classi più disagiate. Oggi in centro a Tunisi hanno sfilato pacificamente il collettivo apolitico #Fech_Nestanew (Cosa stiamo aspettando) in attesa delle numerose cerimonie previste domani.
Tunisia celebra Rivoluzione Gelsomini
Tornata la calma dopo violente proteste contro il carovita