I Crusaders tornano in campo. Dal 24 febbraio comincerà la settima esperienza consecutiva nel campionato di 2/a divisione di Football americano. La squadra cagliaritana è stata inserita nel girone C con Blue Storms Busto Arsizio, Gorillas Varese, Skorpions Varese, Mastini Verona e Vipers Modena. Le gare casalinghe si disputeranno, come negli ultimi anni, nel campo di Monte Claro, in via Cadello.
La dirigenza sta mediando con gli uffici della Provincia di Cagliari (proprietaria della struttura) affinché si possano installare delle tribune per accogliere il pubblico. La società cagliaritana ha ingaggiato l’head coach di St.Petersburg (Florida), Jarvis McGarrah. Giunto in Sardegna mercoledì scorso, proverà a dare una scossa all’ambiente grazie ai suoi insegnamenti dispensati soprattutto nei college americani e poi anche in Europa.
“Alla luce del risultato non soddisfacente della stagione scorsa, avevamo di fronte due alternative: fare un passo indietro oppure rilanciare e tentare di fare due passi in avant – ha detto il team manager crociato Giuseppe Marongiu -. In piena sintonia con lo staff dirigenziale ci siamo accordati per andare alla ricerca di un allenatore americano che potesse farci progredire sia sotto il profilo tecnico, sia sotto quello della motivazione che ci sembrava fosse mancato ad un certo punto della stagione scorsa.
Attraverso il passaparola e l’ausilio del sito specializzato europlayer.com, che mette in contatto squadre che cercano allenatori e giocatori che vogliono fare esperienze in Europa, abbiamo selezionato una serie di curriculum concentrandoci su chi avesse già maturato attività nel vecchio continente, o ancora meglio, in Italia”.
“Ho accettato questo incarico come se fosse una benedizione – ha detto Jarvis McGarrah – e punterò molto sul lavoro di squadra come aspetto indispensabile per raggiungere i nostri obiettivi ed ottenere anche un maggior supporto dai tifosi. Nella mia vita abbastanza tribolata ho superato tante prove e posso ritenermi grato di essere diventato l’head coach di questa squadra. Cercherò di spiegare la mia concezione di teamwork in tutta la sua completezza perché voglio che i miei giocatori entrino in campo con un grande battito nel cuore.
Dovremo essere dei combattenti aggressivi: colpiremo duramente e sciameremo verso la palla. Ma per fare ciò dovremmo essere molto preparati e cercare di migliorare ogni giorno, una partita alla volta. Il supporto dei fan sarà la chiave di tutto. Abbiamo bisogno della città e noi in cambio dovremo dare spettacolo. Mi relazionerò spesso e volentieri con la comunità affinché molte persone vengano a vederci”.