Salim Vally, sociologo sudafricano nonché professore dell’Università di Johannesburg, sarà a Cagliari per discutere del ruolo del boicottaggio accademico nella lotta contro l’apartheid. L’appuntamento è previsto per lunedì 15 gennaio alle ore 17.00 nell’aula A, all’interno della Facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche in via Sant’Ignazio.

Nel 1959 in Gran Bretagna nacque l’Anti-Apartheid Movement, un movimento di solidarietà internazionale che fece del boicottaggio uno strumento di lotta non violenta per l’abolizione del regime di apartheid in Sudafrica.

Il boicottaggio riguardò inizialmente le merci sudafricane, ma nel 1965 cinquecento docenti universitari britannici aderirono a una campagna di boicottaggio accademico e a partire dagli anni Settanta il Sudafrica fu espulso dalle principali manifestazioni sportive internazionali.

Quanto ha influito il boicottaggio internazionale nella fine dell’apartheid? Quali sono le analogie con la situazione che vive oggi il popolo palestinese? E che ruolo può avere il BDS (Boycott, Divestment, Sanctions Movement) nel costringere Israele a rispettare i diritti umani e il diritto internazionale?