Nuova intimidazione al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo. Ieri sera e questa mattina sono state scoperte in città alcune scritte di minacce. La prima è stata trovata sulle colonne di un palazzo che tra via Garibaldi e Valverde.
Una frase con una minaccia pesante, vergata con lo spray rosso: “Gariazzo morto”. La scoperta è stata subito segnalata alla polizia che ha avviato le indagini. Questa mattina altre scritte, sempre lasciate con lo spray rosso, sono state trovate sulle pareti dei bagni nei giardini pubblici in pieno centro cittadino. In un caso la frase era identica “Gariazzo morto”, nell’altra una possibile firma “M.A.S., Movimento armato sardo”.
La segnalazione, in questo caso, è stata fatta ai carabinieri. Le scritte, con buona probabilità, sono state lasciate a distanza di poco tempo l’una dall’altra e sicuramente ieri sera dopo le 20. Nel caso delle minacce tra via Garibaldi e via Valverde il punto dove è stato imbrattato il muro non è troppo distante da una pasticceria aperta fino alle 20. Un luogo molto trafficato: chi ha lasciato il messaggio di minacce ha sicuramente atteso il buio per agire. Discorso analogo anche per quelle sulle pareti dei bagni dei giardini pubblici. Per Gariazzo si tratta della seconda intimidazione nel giro di pochi giorni: la settimana scorsa nei parcheggi sotterranei del Comune di Iglesias era stata trovata una busta con all’interno una testa di capretto mozzata e tra le fauci un bossolo di fucile. Nella busta anche un’altra cartuccia e un biglietto: “Auguri sindaco, giunta e familiari”.
“Esprimo al sindaco Gariazzo la mia solidarietà e quella di tutto il Consiglio regionale, che è a fianco di tutti gli amministratori pubblici che quotidianamente lavorano al servizio delle comunità che rappresentano”. Così il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, interviene per manifestare la propria vicinanza e quella dell’Assemblea sarda al primo cittadino di Iglesias, Emilio Gariazzo, vittima a distanza di una settimana, di un nuovo atto intimidatorio.
“È necessario individuare al più presto i responsabili – sottolinea Ganau – e chiarire quanto prima la vicenda. Ferma condanna nei confronti di chi ha ancora la presunzione di influenzare o limitare l’operato dei sindaci e degli amministratori pubblici. Mi rendo da subito disponibile – conclude Ganau – a partecipare all’ incontro che il presidente Pigliaru ha già concordato con il Ministro Minniti per definire misure efficaci e utili a contrastare un fenomeno che non può più essere gestito solo dal Governo regionale. Servono controlli e azioni mirate sui territori, mezzi e uomini che garantiscano la sicurezza, ma soprattutto azioni investigative puntuali che portino all’individuazione dei responsabili”.