Dopo il caso della ragazza di Cagliari e del disabile di Nuoro e della sua badante, c’è un nuovo sospetto di meningite in Sardegna: si tratta di un giovane di Tortolì di 20 anni che è stato ricoverato nell’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Nostra Signora della Mercede di Lanusei, la cui prognosi è riservata. I sintomi, secondo i medici, sono “riferibili alla meningite”.
“Gli accertamenti diagnostici sono in corso al fine dell’individuazione dell’eventuale ceppo batterico – fanno sapere i dirigenti dell’azienda ospedaliera – Il paziente è sotto terapia e in continuo monitoraggio. Al momento, la prognosi è riservata. Il personale del’ Servizio di Igiene pubblica della Ats-Assl Lanusei ha attivato i protocolli per l’individuazione delle persone che nei 10 giorni precedenti alla manifestazione della patologia abbiano avuto contatti stretti con il ragazzo. Sono già in corso le contestuali misure di profilassi sanitaria”.
Il caso del giovane ogliastrino è il quarto che si verifica in Sardegna a cavallo tra il 2017 e il 2018: il primo caso è stato quello di una ragazza di Cagliari, pochi giorni fa sono stati ricoverati al San Francesco di Nuoro un uomo disabile di 50 anni e la sua badante di 43 originaria della Romania. La diagnosi per entrambi è stata: meningite batterica da Meningococco b. La Direzione dell’Ats Sardegna precisa che “si sta procedendo a una verifica finalizzata a escludere correlazioni tra questo caso e quelli accertati a Cagliari e a Nuoro, seppure si tratti di una eventualità remota”.
Secondo gli esperti nell’isola non c’è nessun allarme meningite: “I dato dell’Istituto Superiore di Sanità – specificano ancora i dirigenti dell’ Ats – evidenziano un andamento omogeneo della curva epidemiologica della meningite in Sardegna dal 2011 al 2017 e che i casi si concentrano prevalentemente nei mesi invernali”. E il direttore del Reparto Malattie Infettive dell’Aou di Sassari Sergio Babudieri, ha sottolineato che “si tratta soltanto di casi sporadici”.