Scene di panico, urla e pianti questa mattina a Olbia all’atterraggio dei voli Meridiana provenienti da Roma e Milano.
Complice il vento di maestrale, con raffiche che hanno sfiorato i 100 chilometri all’ora, i passeggeri a bordo dei Boeing 737/800 hanno vissuto momenti di paura a causa dei forti movimenti percepiti in cabina per le turbolenze esterne. Una situazione legata in gran parte alle condizioni meteo di questi ultimi giorni. Anche sui social i passeggeri raccontano del panico nella fase di atterraggio e qualcuno associa il fenomeno al diverso comportamento dinamico del Boeing rispetto al vecchio Md80, utilizzato fino a qualche mese fa da Meridiana sulle rotte della continuità territoriale.
“Si sente leggermente di più, soprattutto nella parte posteriore dell’aereo – spiega Gigi Carbini comandante Meridiana, da 14 anni alla cloche degli Md80 e da un anno e mezzo ai comandi del Boeing 737 – Ma non c’è da temere. Siamo addestrati per non atterrare in caso di situazioni a rischio”. Il maestrale degli ultimi giorni è sicuramente un fatto eccezionale, “perchè – spiega ancora Carbini – è un vento che arriva con molta forza da nord ovest, sbatte contro le montagne che circondano Olbia acquisendo maggiore vigore e creando il fenomeno chiamato wind shear, ovvero una variazione improvvisa del vento in intensità e direzione”. Nessuna segnalazione è comunque arrivata alla compagnia: lo sfogo dei passeggeri si è alimentato solo sui social.