Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, la Giunta regionale ha licenziato nei giorni scorsi la delibera, destinata al Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, per il riconoscimento del carattere eccezionale sulla prolungata siccità della primavera-estate 2017, che ha interessato l’intero territorio regionale, per i danni alle colture orticole, cerealicole, di leguminose da granella, frutticole, viticole, olivicole e per le produzioni del comparto apistico.
Si chiede quindi al Ministero che vengano attivate, per tutte le aziende interessate, le provvidenze previste dall’art. 5 del decreto legislativo 102 del 2004 e gli interventi attraverso il Fondo di solidarietà nazionale (Fsn). Per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese colpite dalla siccità possono essere concessi: contributi in conto capitale per i danni alle produzioni e alle scorte aziendali; possono essere prorogate per una sola volta e per non più di 24 mesi le scadenze delle rate delle operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario effettuate dalle imprese agricole; può essere concesso l’esonero parziale (dal 17% fino a un massimo del 50%) del pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e per i lavoratori dipendenti, in scadenza nei dodici mesi successivi alla data in cui si è verificato l’evento.
Tali aiuti possono essere attivati in forma singola o combinata, tenuto conto della dotazione finanziaria assegnata al Fondo. La nuova declaratoria arriva dopo i primi interventi emergenziali sul versante della siccità che lo scorso 27 settembre sono stati presentati al Mipaaf dalla Regione Sardegna per il riconoscimento dei danni alle produzioni foraggere delle aziende zootecniche di tutta l’Isola. Tale richiesta è stata poi accolta un mese dopo dal Ministero. Sugli altri comparti agricoli, poiché l’evento non si era ancora concluso ed erano ancora in corso le attività di verifica dei danni alle colture da parte dell’Agenzia Argea Sardegna, si sta intervenendo invece in questi giorni.
Dalla relazione sugli accertamenti in campo emerge che la siccità e l’eccesso di calore hanno colpito le colture in atto su tutto il territorio regionale, con danni che hanno intensità variabili tra il 40% e il 50% per quelle in irriguo e tra il 60% e il 70% in quelle in asciutto, a seconda che le superfici ricadano o meno all’interno dei comprensori coperti dalla rete dei Consorzi di Bonifica. Particolarmente negativi sono stati inoltre gli effetti della prolungata siccità anche sulle produzioni apistiche che si sono notevolmente ridotte, con un danno medio accertato pari all’80%.