Spunta un barlume di speranza per le attività svolte in questi anni nell’Area3 di Cagliari, lo spazio comunale polivalente di Mulinu Becciu che da più di 10 anni fornisce agli utenti che lo frequentano una moltitudine di iniziative e laboratori a carattere multiculturale e multigenerazionale.

L’allarme per gli assidui fruitori del centro era scattato a ottobre, quando l’assessorato alle Politiche sociali di Cagliari aveva comunicato ad Arcoes, associazione che dal 2004 utilizza gli spazi, la fine del regime di proroga entro l’anno 2017 e la predisposizione di un nuovo bando per la riassegnazione degli spazi di Area3.

Il nuovo progetto però, mirato alla lotta contro la dispersione scolastica e il disagio giovanile, secondo gli abituali frequentatori dei servizi del centro rischiava di mandare in fumo un decennio di attività. Addio quindi al corso di ceramica e al torneo di scacchi, al corso seguitissimo di Teatro o al cineforum, “per far spazio a un progetto completamente diverso che, così com’è, svilirà il vecchio progetto che aveva come prerogativa la coesione multigenerazionale”. Da qui le prime agitazioni, le prime riunioni e la decisione di ‘scendere in piazza’.

E così, in pochi giorni, giovani e meno giovani hanno formato un comitato spontaneo multigenerazionale che ha organizzato incontri per cercare soluzioni concrete, oltre ad aver lanciato una petizione (che conta oltre 5mila firme) dandosi finalmente un appuntamento ieri pomeriggio, sotto il palazzo del Consiglio della Municipalità di Pirri, per ottenere rassicurazioni da parte del sindaco Massimo Zedda.

E il sindaco di Cagliari al suo arrivo in via Riva Villasanta è stato letteralmente accerchiato da 40 persone in cerca di risposte. “So bene quello che è stato fatto nel centro polivalente di Mulinu Becciu in tutti questi anni – ha detto al gruppo il primo cittadino –, l’associazione Arcoes è stata sempre presente e ha contribuito alla crescita di Area3”. Ora però, secondo Zedda, bisogna attendere che il locale sia affidato all’aggiudicatario del nuovo bando. Tuttavia la delegazione è riuscita a strappargli una promessa: “Ora all’associazione che ha vinto il bando spetta tener conto di tutti voi e di una petizione di 5mila firme che chiede di rispettare le esigenze di tutti cittadini. Vigileremo – conclude il primo cittadino – sul grado di coinvolgimento del quartiere. Lo spazio di Area3 è grande, ma se non dovesse bastare, per le vostre iniziative troveremo una soluzione alternativa”.