Piero Marras ha presentato a Carbonia il suo nuovo progetto discografico, dal titolo “Storie liberate” che uscirà a marzo. Non di un singolo album si tratta, ma di un corposo cofanetto contenente ben 2 cd e due volumi di approfondimento. Questi ultimi curati da Vittorio Gazale attuale vicedirettore del Parco Nazionale dell’Asinara.
Il lavoro del cantautore nuorese trae ispirazione da un insieme di documenti, lettere e testimonianze recentemente ritrovati negli archivi degli Istituti di Pena della Sardegna. Un percorso di recupero che parte dal lontano 1860 sino ai giorni nostri attraverso un meticoloso progetto di ricerca di indubbio interesse storico-culturale. Il cantautore, prima di interpretare in anteprima alcuni brani di questa sua nuova fatica, ha voluto spiegare agli studenti le peculiarità dei testi “ Il senso primario di Storie Liberate sta nel ridare voce, attraverso la musica, ai sentimenti più intimi dei detenuti, liberare i loro pensieri dalle becere censure di cui sono stati vittime negli anni, condividerne per quanto possibile i disagi e le sofferenze. Il tutto per rivendicare e riaffermare il concetto di persona, che troppo spesso negli istituti carcerari viene dimenticato. L’uomo non è il suo errore diceva Don Benzi. Ovvero, l’uomo non finisce nel delitto che ha commesso. Non si esaurisce lì. Bisogna cercare l’altra sua parte, quella migliore che abita in ognuno. Bisogna dargli fiducia. Concedergli una chance di recupero. Il mio è stato un lento processo di immedesimazione col mondo carcerario. Un lavoro durato più di due anni che mi ha stimolato a scrivere canzoni quasi “dettate” dagli stessi detenuti. Ho letto tutte le loro accorate lettere inviate ai familiari, ma purtroppo mai arrivate a destinazione e le ho trascritte in musica.” Dai documenti rinvenuti si evince che i detenuti non erano liberi di scrivere quanto volevano, al massimo una paginetta di quaderno alla settimana. C’era un severissimo controllo su ciò che potevano raccontare all’esterno. Guai a parlare di rapporti affettivi in maniera troppo esplicita, guai a lamentarsi di sofferenze, ingiustizie e umiliazioni subite. La creatività dell’artista Piero Marras entra dentro alcune di queste storie, facendole proprie. Sullo sfondo di questo nuovo lavoro un importante monito “Attenzione a non trasformare il carcere in vendetta sociale! Vorrei che i giovani si rendessero conto della situazione della Giustizia in Sardegna e che fossero sensibili ai temi sociali. Ovviamente la Scuola deve saper fare la sua parte.”
Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco di Carbonia Paola Massidda “La presenza di Piero Marras a Carbonia, prima al Liceo e poi al Teatro (dove si è tenuto il bel concerto di Natale finanziato da E.JA energia), ci ha riempito di orgoglio, in quanto si tratta di una vera icona della musica e della cultura sarda.”