Ahmadreza Djalali, il medico arrestato in Iran nel 2016 con l’accusa di spionaggio e condannato a morte a ottobre, ha “confessato” in tv di aver spiato il programma nucleare di Teheran per conto di una nazione europea, senza nominare quale. Il presentatore tv, tuttavia, ha citato il Mossad, mentre scorrevano le immagini dei documenti svedesi dell’uomo e del Colosseo: Djalali, medico, ha infatti trascorso un periodo in Italia. In cambio della sua attività di spia, ha spiegato lui stesso, avrebbe ottenuto la cittadinanza di un Paese europeo.