“Ora più che mai siamo vicini ad una svolta, questa è un’iniezione di speranza a cui tutti guardiamo con fiducia”. Così il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Pietro Cocco, che esprime soddisfazione “sul vicino rilancio dello stabilimento Alcoa di di Portovesme dopo l’accordo di programma firmato dal Governo e Regione che sancisce il passaggio dello smelter a Invitalia e successivamente a Sider Alloys. “Hanno avuto ragione i lavoratori che da anni sono accampati per difendere i loro diritti e che potranno vedere premiati i loro sforzi – ha aggiunto – credo sia giusto riconoscere l’ottimo lavoro svolto dal presidente Pigliaru, dal governo Renzi col ministro Carlo Calenda, dai sindacati e da tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella lunga e travagliata vicenda”. Ora, ha concluso l’esponente dem, “attendiamo il passaggio ufficiale a Syder Alloys, e in tempi brevi la riapertura degli impianti per la ripresa produttiva dell’alluminio in Sardegna”.
Il lavoro svolto finora dal ministero dello Sviluppo economico e dal Governo sul futuro dell’Alcoa “lo riteniamo importante” anche se “è necessario che da parte loro continui un’opera di verifica e di monitoraggio di tutta la fase di inizio e di stabilizzazione del nuovo soggetto imprenditoriale”. Così in una nota Mirco Rota, coordinatore nazionale siderurgia Fiom e Roberto Forresu, segretario generale Fiom Sulcis Iglesiente. Nell’incontro svoltosi questa mattina al Mise – continua la nota – il ministro Carlo Calenda “ha comunicato di aver ormai concluso – anche se non ufficialmente – la fase di negoziazione sia nei confronti della società Alcoa sia con il nuovo soggetto industriale Sider Alloys, ritenuto dal ministero il più idoneo per la ripartenza produttiva dello stabilimento. Assegnazione che di fatto avverrà presumibilmente intorno al 15 febbraio 2018, senza dover ricorrere a gara pubblica”. Resta ancora da definire, spiegano i sindacalisti, “la decretazione per le aziende energivore degli sconti per la fornitura di energia elettrica già a partire dal 1 gennaio 2018. Così come dovrà essere definito quanto prima l’accordo di programma che coinvolge anche la Regione Sardegna”. Per quanto riguarda invece il nuovo soggetto industriale, “già a partire dal prossimo 11 gennaio 2018 si terrà un primo incontro tra la Sider Alloys e le organizzazioni sindacali per entrare nel merito del progetto industriale e verificare nel dettaglio, il piano industriale, la sostenibilità finanziaria, tutti gli aspetti occupazionali dei lavoratori difetti e indiretti oltre ai i tempi dell’operazione”, conclude la nota.
Sul futuro dell’Alcoa “quello che abbiamo potuto annunciare oggi ai sindacati è un passo avanti molto significativo”. Così in una nota il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, spiegando che l’impianto di Portovesme “è fermo da oltre 4 anni e in pochi pensavano che la produzione potesse realmente riprendere. Abbiamo dovuto superare molte difficoltà ma siamo molto vicini al risultato”. Il prossimo appuntamento, continua la nota, sarà la cessione di tutti gli asset al nuovo investitore (il gruppo svizzero Sider Alloys ndr) entro il prossimo 15 febbraio. “Da quel momento i lavoratori potranno gradualmente tornare a lavoro e quello sarà il momento in cui potremo definitivamente festeggiare”, ha aggiunto Calenda. Gli sviluppi positivi del confronto avviato un anno fa per la cessione degli impianti Alcoa di Portovesme a un investitore interessato a riprendere la produzione di alluminio primario, continua la nota del Mise, “è un risultato importante, frutto di un paziente e complesso lavoro che ha consentito di superare i numerosi problemi ambientali , finanziari e legali che hanno caratterizzato la vicenda”. Solo nell’ultimo anno, “è stato sottoscritto un protocollo ambientale che ha coinvolto il Mise, il Mattm, la regione Sardegna e numerose istituzioni territoriali, è stata definita una complessa transazione in materia ambientale ed energetica tra Alcoa e l’Autorità per l’energia”, prosegue la nota, aggiungendo che si sta ora completando anche la stesura “del contratto di sviluppo per il finanziamento degli oltre 130 milioni di investimenti previsti dalla Società Sider Alloys e necessari per la ripresa produttiva”. Su queste basi sarà avviato, a partire dall’11 gennaio 2018, il confronto tra sindacati e impresa sul piano industriale predisposto dal nuovo investitore.