E’ stata condannata all’ergastolo Hasna Begum, la commessa di 25 anni originaria del Bangladesh, ritenuta responsabile dell’omicidio del nuorese Pietro Sanna, 24 anni, ucciso a coltellate nella sua casa di Londra il 23 giugno scorso.
La giovane – come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna – secondo i giudici londinesi avrebbe ucciso per gelosia dopo la fine della relazione con il 24enne di Nuoro. Una relazione durata un anno, ma poi dopo la separazione la giovane commessa avrebbe iniziato un’azione che i giudici londinesi definiscono di ‘stalking’ nei confronti del giovane, che da alcuni anni lavorava a Londra come commesso e come deejay. La giovane donna sarebbe stata ossessionata dell’ex compagno che seguiva ovunque. Lo controllava attraverso i social dove si è convinta che avesse una relazione con un’altra ragazza. Ed è a questo punto, secondo i giudici britannici, che sarebbe maturato il proposito di vendetta. Dopo aver indossato una parrucca bionda, lei scura di capelli, sarebbe arrivata con un taxi a casa di Pietro nel quartiere di Canning Town e lo avrebbe colpito con un coltellaccio da cucina con cui ha poi infierito con 36 colpi. Pietro Sanna non è morto subito ma i suoi lamenti sono stati sentiti molte ore dopo dai vicini che hanno chiamato la Polizia.
La giovane è stata avvistata dalle telecamere del quartiere ed era stata vista allontanarsi dalla casa del giovane da un vicino di casa. Agli inquirenti aveva raccontato che c’era stato un litigio e che Pietro la avrebbe minacciata con un coltello ma non le hanno creduto. I giudici l’hanno condannata all’ergastolo e hanno stabilito che non potrà usufruire della libertà vigilata prima di 20 anni.