Il 78% dei sardi dichiara di seguire un’alimentazione attenta alla propria salute, adottando comportamenti e accortezze per restare in forma e prevenire il più possibile l’insorgere di patologie. Lo evidenzia l’ultima ricerca dell’Osservatorio di Reale Mutua sul welfare. Oltre tre sardi su quattro, insomma, fanno della dieta una forma di prevenzione.

E una fetta importante di questi non si limita al semplice buon senso, ma lo fa con scelte mirate e consapevoli, che diventano veri e propri “stili di vita”: ben il 32%, infatti, seleziona sempre con cura cosa mettere in tavola, controllando ingredienti e apporto calorico sulle confezioni, e il 19% acquista in prevalenza prodotti integrali e biologici. Ma, accanto a queste scelte più rigorose, come si comportano gli abitanti della Sardegna che fanno prevenzione a tavola? Il 59% mangia molta frutta e verdura e il 56% limita l’uso del sale.

Un ulteriore 54% cerca di contenere il consumo di alcol e il 28% quello di carne rossa. L’attenzione e la cura poste in ambito alimentare non vengono invece impiegate nell’attività fisica. Qui le percentuali si ribaltano: solo il 45% dei sardi dichiara di praticare attività fisica o sportiva regolarmente. Gli altri, a parte un 11% che si dice non interessato, sembrano avere buoni propositi, ma spesso manca loro il tempo per essere più costanti, invece di limitarsi a fare moto una volta ogni tanto (27%), o per iniziare del tutto a praticare (17%).

Ma in materia di prevenzione e stile di vita a chi si rivolgerebbero gli abitanti della Sardegna? Per oltre la metà dei sardi (53%) la figura di riferimento è il professionista, come il medico, il dietologo o il personal trainer, mentre il 35% cercherebbe informazioni e programmi sul web, navigando su siti specializzati, blog e forum. Le app dedicate alla salute e al fitness, invece, verrebbero, a oggi, utilizzate dal 20% degli abitanti della Sardegna.