L’assessore dell’Agricoltura, Pesca e acquacoltura, Pier Luigi Caria, ha scritto al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, chiedendo un incontro per discutere delle quote di pesca del tonno rosso. La Sardegna, infatti, vorrebbe partecipare all’aumento delle quote di pescato con le tre tonnare fisse dell’Isola, Capo Altano (Portoscuso), Isola Piana (Carloforte) e Porto Paglia (Gonnesa).

L’intervento dell’esponente della Giunta Pigliaru arriva dopo il summit della Commissione del tonno dell’Atlantico, svoltosi in Marocco a fine novembre, dove i 50 Paesi aderenti hanno sottoscritto un accordo che anticipa un provvedimento che porterà le quote dalle attuali 23.500 tonnellate a un massimo di 36.000 nel 2020, a seguito di una verifica sulle politiche di salvaguardia e la ricostituzione della popolazione dei tonni. Dal 2018 si potranno quindi pescare 28.000 tonnellate, 32.000 nel 2019, per arrivare a 36.000 nel 2020.

Anche in Europa vi sarà un aumento delle quantità che passeranno da 13.541 a 19.360 tonnellate, con un quarto destinato all’Italia. “Vorremmo poter condividere, col tuo Ministero – scrive Caria – i criteri di ripartizione che secondo l’indirizzo dell’Unione europea devono privilegiare la pesca sostenibile, così come viene svolta nei nostri impianti fissi in Sardegna. Vi è quindi l’auspicio – sottolinea l’assessore – che l’incremento delle quote venga spalmato anche sulle tonnare fisse sarde sposando così l’indirizzo dell’UE”.