Trentunesima Marcia della pace il 16 dicembre a Ozieri in nome dell’accoglienza ai migranti e rifugiati. Le parole chiave di questa edizione sono “accogliere, proteggere, promuovere e integrare”.
Un argomento di strettissima attualità. “Di solito si parla di temi teorici – ha detto il presidente della Conferenza episcopale sarda, monsignor Arrigo Miglio, durante la presentazione dell’iniziativa – quest’anno il Papa, con il suo stile, ci ha indicato qualcosa di concreto: ci ha dato la fotografia e i nomi di uomini e donne che cercano la pace. Sappiamo chi sono. Ne abbiamo anche qui in Sardegna: il mio desiderio è che in questi giorni facciamo una collezione di volti, di quelli che incontriamo per strada. Guardiamoli in faccia”.
Il raduno è previsto alle 15 in piazza San Leonardo. Poi il corteo lungo le strade di Ozieri con arrivo un’ora dopo in piazza Garibaldi. Tra gli ospiti anche monsignor Giovanni Angelo Becciu, segretario per gli affari generali della segreteria di stato in Vaticano. Una marcia che è diventata un appuntamento fisso di partecipazione e riflessione. “C’ero anche alla prima edizione – ha ricordato il vescovo di Ozieri, monsignor Corrado Melis – allora avevo ventiquattro anni. È un messaggio che può essere esteso alle problematiche dei nostri paesi che si spopolano e dei nostri giovani che emigrano”.
“La marcia – ha spiegato don Angelo Pittau per la diocesi di Ales Terralba che ha promosso l’iniziativa dal 1987 – è nata trentuno anni fa sotto il segno del dialogo”. “Contenti perché è un’occasione importante per ragionare su argomenti forti che a volte rimangono sotto traccia – ha sottolineato il sindaco Marco Murgia – Ozieri ha già tante esperienze di accoglienza. E ora abbiamo presentato la richiesta di adesione per lo Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifiugiati”.
In mattinata è previsto l’arrivo a Ozieri di un migliaio di giovani che si confronteranno sul tema del volontariato. “Ci sono duecentocinquanta milioni di migranti nel mondo – ha concluso don Marco Lai, delegato regionale Caritas – dentro il messaggio della marcia c’è tutta l’umanità”.