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Lo scontro con il segretario Cucca non è stato l’unico di cui oggi si è reso protagonista Renato Soru. In direzione regionale del Pd a Oristano, l’eurodeputato se l’è presa anche con la Giunta Pigliaru rappresentata dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci che doveva illustrare la manovra 2018. Nel suo intervento Soru ha criticato, in particolare, il modo in cui è stata gestita la partita degli accantonamenti, sostenendo che, fatta eccezione per l’ultimo periodo, l’esecutivo se ne è disinteressato, e che male ha fatto Pigliaru a firmare l’accordo del 2014 con Padoan col quale la Sardegna rinunciava ai ricorsi.

Paci, da parte sua, ha ricordato a Soru che, col senno di poi, non è stato un buon accordo nemmeno quello stretto dal patron di Tiscali nel 2006 con l’allora premier Romano Prodi. Grazie all’intesa la Regione si sobbarcava la spesa della sanità. Il titolare del Bilancio ha fatto notare che se nell’accordo fossero state previste clausole di salvaguardia, forse ora la Regione non sarebbe costretta a stanziare risorse per i farmaci innovativi o per i livelli minimi di assistenza. Soru ha sbottato a sua volta, chiedendo alla platea a che titolo parlasse Paci, e se almeno fosse iscritto al Pd. A quel punto il segretario Cucca è intervenuto per ricordare che il vicepresidente della Giunta si trovava in direzione proprio per illustrare la manovra.

L’intervento in direzione dell’assessore è stato anche politico, in realtà: “La coalizione di centrosinistra ha finora dato prova di grande coesione quando i temi importanti, a partire da riforme e leggi finanziarie, sono arrivate in Consiglio – ha detto prima di relazionare sulla manovra – Quelle leggi le abbiamo approvate con una coalizione che ha al centro il Pd ma è fatto anche di altri partiti: ora è il momento di valorizzare tutti insieme le tante cose buone che stiamo facendo”.