“Una manovra giusta ed equilibrata, che dà risposte efficaci al mondo del lavoro e delle imprese, che consolida alcune azioni e che può davvero accompagnare quest’ultima fase della legislatura nella direzione dello sviluppo”. Così il segretario regionale del Pd, Giuseppe Luigi Cucca, si è espresso sulla finanziaria 2018 che dovrebbe fare il suo ingresso in Aula giovedì 7 dicembre. La manovra da 7,7 miliardi di euro era uno dei punti all’ordine del giorno della direzione regionale del Pd, in programma oggi a Oristano.
Prima degli interventi dell’assessore al Bilancio, Raffaele Paci, e del presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, il consigliere regionale Roberto Deriu ha sottolineato la necessità di “sostenere nella manovra il mondo dell’università, vero ascensore sociale che consente di dare opportunità alle famiglie svantaggiate, secondo un sistema di welfare studentesco”. Una riaffermazione del diritto allo studio poi condivisa dall’eurodeputato Renato Soru e dal titolare del Bilancio, Paci.
L’assessore ha ricordato “la situazione catastrofica, con un Pil crollato del 3,3%, trovata quando ci siamo insediati nel 2014”. Ma adesso, “i primi risultati ci sono: il Pil dopo 7 anni ha ricominciato a crescere, export e agroalimentare si consolidano, il turismo sta andando benissimo, l’occupazione si sta riprendendo, certo non basta ma è l’inizio di una faticosa inversione di tendenza, la dispersione scolastica si è ridotta di 4 punti”. In questo contesto “si colloca la nostra Finanziaria”. Nei tempi, prima di tutto, “come non succedeva da molti anni: non andremo in esercizio provvisorio, spenderemo dal primo gennaio”.
In particolare, ha aggiunto Paci, “accompagniamo il piano di rientro della sanità e non aumentiamo le tasse, lasciando 250 milioni a famiglie e imprese, tenendo Irap e Irpef più basse d’Italia”. Poi il pacchetto per il lavoro, “al quale stiamo lavorando e che include anche politiche di conciliazione non solo per il 2018 ma anche sul pluriennale, mettendo a punto una serie di strumenti per affiancare gli altri interventi già fatti”. Un pacchetto, ha chiarito Sabatini, che vale oltre 100 milioni e che mette al centro le politiche attive, e stiamo favorendo il diritto allo studio allargando le tutele a favore degli studenti meno abbienti”.