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Grazie agli emendamenti dei senatori sardi, la Manovra nazionale sblocca 15 milioni di euro per le Province e la città metropolitana di Cagliari. “Una boccata d’ossigeno per gli enti intermedi isolani che da tempo non incamerano più i tributi propri, destinati al risanamento del bilancio statale”, sottolineano Luciano Uras (Campo Progressista) e Silvio Lai (Pd), che con i presidenti delle commissioni Autonomia e Bilancio del Consiglio regionale, Francesco Agus e Franco Sabatini, e la consigliera di Cp, Anna Maria Busia, hanno illustrato i risultati della battaglia parlamentare.

Agus ha annunciato una risoluzione congiunta con la commissione Bilancio per un riequilibrio delle risorse trasferite dallo Stato agli enti locali delle Regioni a Statuto speciale rispetto a quelle ordinarie. “C’è una sproporzione evidente che deve essere sanata – spiega – Province e Città metropolitana stanno di fatto svolgendo funzioni non proprie e assicurando servizi vitali, dalle scuole alle strade”. Sabatini ricorda che “la Sardegna è la Regione italiana che trasferisce più risorse ai Comuni, la battaglia va fatta contro i tagli e i vincoli di spesa decisi dal Governo. La soluzione, da valutare però con molta attenzione, potrebbe essere quella della gestione autonoma della finanza locale”.

Altre misure approvate con gli emendamenti dei parlamentari sardi riguardano l’avvio delle bonifiche nei poligoni militari, il settore agropastorale per i danni causati dalla siccità e interventi a favore delle vittime di reati domestici. “Si tratta di una proposta di legge nata in Sardegna e portata alla Camera dal deputato Roberto Capelli – ricorda Anna Maria Busia – La previsione di un fondo per le vittime è un passaggio importante, mi auguro che presto si approvi la legge di riforma dell’intero sistema”.

Manovra: solo 15 milioni alla Sardegna ma riconosciuta insularità