L’accordo Stato-Regione sull’ottimizzazione delle servitù militari in Sardegna è vicino. Oggi il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha illustrato i termini dell’intesa ai consiglieri della maggioranza, mentre tra qualche giorno riferirà all’Aula.
“Credo ci sia la possibilità di firmare un buon accordo – ha detto dopo il vertice – esiste l’ipotesi di rilasci importanti, ma preferirei entrare nel dettaglio più avanti, dopo che avremo discusso in Aula”. Rilasci importanti “dal forte valore simbolico”: i punti, ha sottolineato Pigliaru – sono stati concordati con il Governo “alla fine di due anni di duro lavoro e confronto costante, per cui se maggioranza e Assemblea riterranno che si tratti di un’intesa idonea, siamo pronti a firmarla”. Il governatore ha ricordato la conferenza sulle servitù militari di due anni fa, in occasione della quale “il Governo ci aveva fatto una proposta che io avevo rifiutato perché risultava del tutto insoddisfacente”.
Poi, “grazie al fatto che un odg del Consiglio regionale mi consentiva di avere una posizione molto netta, avevo fatto presente che noi aspettavamo un segnale forte che riconoscesse l’eccesso di gravame delle servitù militari in Sardegna e che di conseguenza si cominciasse, come atteso da decenni, a ridurre e riequilibrare, ponendo anche fine all’assurdità di avere compensazioni in ritardo basate su regole incerte”.
C’è poi un’altra partita su cui il presidente ha fatto pressing sul Governo: “I poligoni che restano non dovranno essere interamente dedicati ad attività militari – ha precisato Pigluaru – ma potranno essere occasione per portare qui la ricerca civile, per esempio sui veicoli aerospaziali controllati da remoto, penso alla partita della ricerca sui droni: insomma, vogliamo che le servitù costituiscano anche una piattaforma per fare ricerca di altissima qualità in Sardegna”.
Ecco, secondo quanto appreso dall’ANSA, cosa prevede la bozza di accordo che la Regione, se il Consiglio regionale sarà l’ok, si appresta a firmare con il Governo entro l’anno per l’alleggerimento della presenza di servitù militari in Sardegna. Tra le cessioni definitive, figurano la caserma Ederle di Cagliari, il porticciolo di Capo Frasca, le spiagge di S’Ena e S’Arca, sempre a Capo Frasca, la spiaggia di porto Tramatza, presso il poligono di Teulada, e le relative pertinenze. A La Maddalena è previsto invece il rilancio della Scuola sottufficiali con la costituzione di un polo di eccellenza con attività civili connesse all’economia del mare. In generale, le servitù che resteranno potrebbero ospitare poli di ricerca e innovazione, anche con il coinvolgimento del Crs4 per la sperimentazione sui droni, e il cyber-defence. Nella bozza è inoltre contemplato un piano di bonifiche e la possibilità che all’interno dei poligoni siano presenti soggetti indipendenti con il compito di partecipare ad attività di verifica.