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Sit-in davanti al Tar, in piazza del Carmine a Cagliari, dei comitati Zero Waste e Non bruciamoci il futuro in concomitanza con la discussione nell’udienza pubblica sul ricorso presentato dagli stessi comitati e dai Comuni di Olzai, Sarule, Gavoi e Arzana contro il piano regionale di rifiuti, che comprende anche la realizzazione della seconda linea dell’inceneritore di Tossilo, nella zona industriale di Macomer.

“Il nuovo piano regionale dei rifiuti varato a dicembre 2016 prevede che l’impianto di Tossilo da transitorio, come nel vecchio piano, diventi il secondo polo regionale e il nostro ricorso è proprio su questo – spiega la presidente del Comitato Zero Waste, Franca Battelli – il piano non è stato condiviso con le comunità, è stato varato in fretta e furia per perché c’era, dice la Regione, una procedura di infrazione dall’Unione Europea.

La Regione sostiene che non ci sono state modifiche sostanziali rispetto al vecchio piano e quindi è stata fatta fuori la procedura di Vas, la valutazione ambientale strategica e non è stato consultato nessuno, neanche gli enti locali che sui territori governano”.

La sindaca di Sarule Mariangela Barca, in rappresentanza dei suoi colleghi primi cittadini, ha spiegato che il ricorso è stato presentato “perché riteniamo che il piano regionale dei rifiuti così com’è come è non vada bene. Non va bene principalmente perché ripropone l’incenerimento come tecnologia per lo smaltimento dei rifiuti, una tecnologia superata in Italia e nel mondo. Ed è anche basato su tecniche che inquinano e che quindi mettono a repentaglio prima di tutto la salute dei cittadini e i nostri prodotti. Noi crediamo – ha aggiunto – in un’economia della Sardegna basata sulle nostre risorse che sono l’agricoltura, l’allevamento, il turismo sostenibile e gli inceneritori sicuramente non ci aiutano in questo in questa battaglia”.

La sindaca ha ammesso che gli enti locali che hanno fatto ricorso sono pochi perché “purtroppo si ha paura della Regione e che poi magari qualche finanziamento non arrivi. Invece penso che i sindaci debbano rappresentare le comunità e quelli che sono i bisogni dei cittadini”.