“Nave allo sbando da stamane in mezzo al mare di Cagliari. E’ quella delle armi non convenzionali degli americani ai terroristi anti Siria, ma anche delle bombe sarde. Il tutto si è svolto e si sta svolgendo con la grande segretezza di incidenti di questa natura con cargo con il codice rosso. Da stamane due rimorchiatori del gruppo Onorato gli sono andati incontro, solo dopo è stata allertata la guardia Costiera giunta sul posto dopo due ore dall’evidente avaria della nave incapace di avvicinarsi al porto canale e ormai costretta a ruotare intorno a se stessa. Dopo la verifica della guardia costiera è arrivato anche il terzo rimorchiatore e a quel punto poco fa la nave è entrata in porto scortata dalla stessa guardia costiera. Si tratta dim un fatto di una gravità inaudita proprio per il tipo di nave e per i carichi consueti di questa imbarcazione.

E’ semplicemente inaccettabile che la Sardegna continui essere crocevia illegale di questo traffico di armi e dall’altra con vecchie carrette del mare che mettono a repentaglio sicurezza e ambiente. La nave deve essere fermata e sottoposta ad ogni genere di controllo, ogni silenzio o omissione sarà segno di una complicità totale dello Stato su questi traffici. Ora la nave è ormeggiata nel punto estremo del porto Canale e tale situazione, proprio per la gravità, deve essere segnalata senza ulteriori perdite di tempo all’autorità giudiziaria perché valuti se una nave con quelle caratteristiche e quei potenziali contenuti possa essere autorizzata all’ulteriore partenza. Si tratta di una nave non nuova al trasbordo di queste armi considerato che più volte è giunta in Sardegna per onorare impegni di trasporto bellico. E’ la stessa nave intercettata dai media internazionali sul Bosforo, trasportando presumibilmente armi ai terroristi in Siria.

Pili, nave soccorsa nel golfo di Cagliari: “E’ quella delle bombe americane per la Siria”

In particolare il cargo Karina Danica era stata seguita mentre lasciava la Bulgaria in direzione di Jadah, in Arabia Saudita, con armi a bordo, secondo Bosphorus Observer . E’ ben noto a tutti gli osservatori internazionali che il cargo Karina Danica sia una nave danese noleggiata dalla società statunitense Charming, il fornitore ufficiale di armi non standard della NATO agli “alleati” degli Stati Uniti in Iraq, Siria e Afghanistan. Insieme alle bombe sarde prodotte dalle Rwm coinvolta nell’operazione anche l’industria metalmeccanica bulgara Vazovski che risultava in affari con la Charming. La stessa fabbrica bulgara nel 2016 ha aumentato le vendite di 12 volte, con un profitto di 170 milioni di dollari. Si tratta di un traffico perverso e sotterraneo dove la Sardegna sta diventando drammaticamente snodo nel Mediterraneo. Nel 2016, il direttore di Conflict Armament Research James Bevan dichiarò che le armi provenienti dall’Europa, ufficialmente destinate alla cosiddetta “opposizione moderata”, finivano nelle mani degli estremisti. Tutto questo deve essere fermato e le autorità giudiziarie devo intervenire immediatamente per verificare lo stato della nave e le ragioni di questa avaria gravissima che ha comportato un dispiegamento di mezzi senza precedenti per il recupero della nave da mezzo al mare”.

Lo ha denunciato poco fa il deputato di Unidos Mauro Pili divulgando la notizia e le immagini del soccorso della nave danese. Pili ha annunciato l’immediata presentazione di un’interrogazione parlamentare per conoscere il livello di compromissione dello Stato italiano in questo traffico di armi con la Sardegna crocevia nel mediterraneo e l’utilizzo di navi carretta sempre più pericolose.