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In aprile l’onorevole Nicola Bianchi, portavoce del Movimento Cinque Stelle eletto alla Camera dei Deputati, aveva presentato una interrogazione al ministro dell’Interno Marco Minniti in riferimento alla grave e persistente situazione legata alle criticità relative al servizio antincendio aeroportuale negli scali sardi di Olbia e Alghero: “Fondamentale è sapere se il ministro è effettivamente a conoscenza delle informazioni riguardanti gli aeroporti sardi – sottolineava Bianchi -. In caso affermativo, è necessario essere informati sulle iniziative che il ministero intende adottare affinché sia risolto con urgenza il problema».

La risposta all’interrogazione è arrivata a firma di Giampiero Bocci, sottosegretario di Stato. Dopo un riepilogo numerico della situazione organica dei mezzi a disposizione del Comando provinciale di Sassari (13 mezzi antincendio aeroportuali di cui 6 dislocati presso il distaccamento di Alghero e 7 presso quello di Olbia), dopo aver precisato che il Comandante dei vigili del fuoco può disporre il trasferimento di mezzi in riposa all’esigenza, si afferma che “l’aeroporto di Alghero, secondo classificazione, necessità di 2 automezzi antincendio, conformi ai parametri della normativa internazionale di riferimento […] l’aeroporto di Olbia. secondo classificazione, necessita invece di 3 automezzi antincendio, riducibili a due in caso di anomalie o carenza improvvisa di personale, che in questo caso in conformità con la normativa di riferimento. Pertanto il Comando di Sassari dispone di un parco mezzi superiore al minimo richiesto dalle norme ICAO e funzionale al garantire protezione ai due aeroporto sopra citati”.

Numeri e finanze a parte, la nota diffusa a suo tempo dalla Fns Cisl Sardegna e inviata alla Direzione Regionale dei vigili del fuoco segnalava gravi anomalie a riguardo, riscontrate e riscontrabili ai mezzi anti incendio attualmente in dotazione e servizio presso gli scali aeroportuali di Olbia Costa Smeralda e Alghero Fertilia, con conseguente rischio di inefficienza del servizio stesso. “Le risorse economiche relative alla manutenzione dei mezzi aeroportuali, sono state disposte a favore della Direzione Regionale Sardegna, per il primo trimestre 2017. Risorse economiche per l’avio anche dei lavori di manutenzione dei mezzi antincendio aeroportuali presenti in Regione […] negli ultimi anni sono stati assegnati mediamente circa 100mila euro l’anno per le esigenze di manutenzione di ciascun distaccamento aeroportuale della Sardegna”.

“Quanto riportato nel testo di risposta all’interrogazione è vero, non avrei di che dubitare, ma è altrettanto vero che chi risponde, purtroppo, non ha ben presente la distanza che separa gli aeroporti di Alghero e Olbia – commenta Nicola Bianchi -. Situazione gestibile se si trattasse di manutenzioni programmabili, decisamente più disagevole nel caso in cui occorre trasferire un mezzo fuori sagoma di quelle dimensioni e peso, a velocità ridotte per un tratto di cantiere di circa 100 km. A ciò si aggiunga il fattore insularità, che pone almeno 24/36 ore tra l’emergenza e i primi arrivi dalla penisola. La risposta è accettabile, ma non risolve appieno i problemi del Comando in oggetto”.