Pochi bambini nati nell’Isola: la Sardegna supera con il segno meno anche Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana. Ed è prima in Italia nella classifica delle famiglie ristrette: 1,07 figli per donna residente. Se si guarda alle sole italiane la media scende addirittura a 1,04, quota compensata dall’1,74 delle straniere. Proprio grazie ai nuovi arrivati si registra un leggerissimo incremento rispetto al 1995 (1,06).
Ma la crescita della natalità nelle regioni del centro-nord ha fatto precipitare la Sardegna all’ultimo posto. Così il report Istat per natalità e fecondità nell’Isola, che registra anche un altro dato: l’alta percentuale dei neonati fuori dal matrimonio, il 37,4%, media più elevata rispetto al centro nord. Sardegna al primo posto anche per l’età delle neomamme italiane e straniere: 32,5, record di posticipazione insieme alla Basilicata.
Una cifra che cresce rispetto al 1995 quando l’età media era 30,5. Tra le più elevate d’Italia anche l’età dei papà: 36,1. Secondo l’istituto di statistica, sono numeri che evidenziano gli effetti sociali della crisi economica. Le donne hanno accentuato il rinvio dell’esperienza riproduttiva verso età sempre più avanzate: rispetto al 1995, l’età media al parto aumenta di quasi due anni, arrivando a 31,8 anni. Anche l’età media alla nascita del primo figlio cresce arrivando a 31 anni nel 2016 (quasi tre anni in più rispetto al 1995). Tra le curiosità che emergono dal report anche l’ideale classifica sui nomi più utilizzati: in Sardegna al top Alessandro (contro il “nazionale” Francesco) tra i maschietti, mentre tra le femminucce stravince Sofia, quasi un plebiscito anche nel resto d’Italia.