J’accuse di Cgil, Cisl e Uil contro il super manager dell’Azienda per la tutela della salute (Ats) Fulvio Moirano e appello alla Regione per avviare la contrattazione sul sistema sanitario del Sassarese, abbandonando la politica dei tagli e andando incontro alle richieste dei cittadini e dei lavoratori delle ex Asl sarde.

I segretari territoriali di Cgil Fp, Salvatore Terrosu, della Cisl Fp, Antonio Monni, e di Uil Fpl, Augusto Ogana, puntano il dito contro il direttore generale dell’Ats, Fulvio Moirano, ribadendo le ragioni per cui, dal 16 novembre, è stato proclamato lo stato di agitazione di tutti i dipendenti della Asl unica sarda. “Sulla base di tutta una serie di istanze sindacali, rappresentate già da marzo 2017, la direzione Ats ha di fatto negato il diritto di bandire la selezione per le progressioni economiche, vanificando quindi un’opportunità che avrebbe ossigenato le buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori”, scrivono in una nota i rappresentanti sindacali.

“Ci si riempie la bocca quando si parla di investimenti e potenziamento del territorio quale condizione per decongestionare i cosiddetti Hub di primo e secondo livello, di contro invece assistiamo a chiusure di strutture riabilitative per persone con disabilità di media e alta intensità, bisognose di assistenza continua in regime diurno e 24 ore su 24”, continuano Ogana, Monni e Terrosu.

“Si assiste alla ricerca forsennata di far quadrare i conti a tutti i costi, senza alcuna considerazione e visione di un insieme di sistema che, contrariamente ai tagli indiscriminati, meriterebbe una attenta analisi e riflessione in termini di orientamento di risorse e azioni finalizzate a rinforzare e far funzionare in primis il territorio, intercettando e filtrando una tipologia di bisogno che non necessariamente richiede la consulenza nei pronto soccorso”, precisano i sindacati. “Rivendichiamo l’apertura di un vero tavolo di contrattazione, con regole certe che ci consentano di avviare un confronto costruttivo, valorizzare il lavoro e le professioni e favorire un miglioramento della sanità rispondendo in maniera appropriata ai bisogni del cittadino”.