Sit-in di protesta questa mattina a Olbia del comitato di salvaguardia idraulica che si oppone al cosiddetto Piano Mancini, il progetto previsto dalla Regione e voluto dall’amministrazione Giovannelli per la salvaguardia del territorio in caso di alluvioni. La protesta dei cittadini si è svolta in via Nervi, uno dei punti in cui è prevista la realizzazione delle vasche di laminazione, grandi bacini che serviranno a raccogliere l’acqua in eccesso in caso di abbondanti piogge.
Il sit-in non ha creato difficoltà all’ingresso del gruppo di tecnici incaricati dalla Regione per le verifiche dei terreni. Polizia, carabinieri e polizia municipale hanno presidiato l’intervento propedeutico alle operazioni di carotaggio dei terreni dove in futuro dovranno essere realizzate le vasche. Il Piano Mancini, già finanziato dallo Stato, si estende su 45 ettari e coinvolge 700 proprietari terrieri che dovranno subire l’esproprio. Il comitato si è opposto al piano con una richiesta di sospensiva al Tar che si esprimerà il 29 novembre.
Domani la squadra di tecnici della Regione proseguirà i sopralluoghi ma c’è chi è determinato a bloccarli: “Il mio terreno è stato arato da poco – spiega all’ANSA Giovanni Azzena, imprenditore agricolo e proprietario di sei ettari nella zona di via Nervi destinati ad essere espropriati -. Il cancello della mia proprietà è chiuso e non consentirò l’ingresso a nessuno dei tecnici”.