“Questa sera inizierò il viaggio apostolico in Myanmar e Bangladesh. Vi chiedo di accompagnarmi con la preghiera, perché la mia presenza sia per quelle popolazioni un segno di vicinanza e di speranza”. Così il Papa, che questa sera partirà per il suo terzo viaggio in estremo oriente. L’incontro domenicale con i fedeli – oggi erano circa 30mila – ha avuto anche un momento suggestivo quando Papa Bergoglio ha chiesto un minuto di preghiera silenziosa per quanti “sono stati uccisi mentre pregavano”, venerdì scorso durante una attacco, sembra attribuibile all’Isis, a una moschea nel nord del Sinai. Nei saluti dopo l’Angelus, salutando un gruppo di pellegrini ucraini, ha poi ricordato la tragedia dell’Holomodor, quando la politica economica staliniana privò del grano l’Ucraina, e milioni di esseri umani morirono di fame.
E ancora, prima di recitare l’Angelus, papa Bergoglio ha riflettuto sul giudizio di Dio, che valuterà i “criteri di appartenenza al Regno di Dio”.
Papa: “Vado in Asia, spero segno speranza”
Angelus prima viaggio, prega per le vittime attentato in Sinai