“Mi interessano le teste e i cuori dei sardi, e l’accoglienza di queste 24 ore mi ha davvero commosso”. Così Matteo Salvini, leader della Lega, alla fine della due giorni a Cagliari, in Sardegna. “Ieri alla Fiera è stato l’inizio di un percorso – ha detto – mi piacerebbe radunare gli autonomisti che nell’Isola, per rivalità e gelosie, si sono sparsi in tanti partiti nel corso degli anni, e portare un messaggio di autonomia e buona politica in tutta Italia: meno scelte e meno vincoli vengono imposti dallo Stato e dall’Unione europea e meglio si sta in Sardegna come in tutta Italia”.
“Il fatto di avere più di mille persone in un sabato pomeriggio a Cagliari ci dice che siamo sulla strada giusta”, ha concluso.”Per il Centrodestra che deve governare il Paese tra i primi problemi da risolvere c’è l’immigrazione incontrollata, a Cagliari come in tutta Italia non è possibile che il mare sia veicolo di morte e di invasione”. Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a Cagliari, nel secondo dei due giorni di visita in Sardegna.
“L’impegno serio concreto e sottoscritto del centrodestra deve essere quello di fare 100mila espulsioni l’anno, mezzo milione di clandestini riportati al loro paese. Mezzo milione di persone che non scappano da nessuna guerra. Tutto il resto viene dopo quando uno non è sicuro uscendo da casa sua”. Stamattina Salvini ha visitato il quartiere di Sant’Elia, uno dei più popolari e a rischio della città.