«La Grande miniera di Serbariu traccia un solco importante tra il passato e futuro: il volano economico ora può essere quello immateriale legato alla cultura. Avete una grande opportunità, approfittatene». Con queste parole l’assessore regionale all’Istruzione, Giuseppe Dessena, ha salutato ieri gli studenti delle scuole di Carbonia, alla cerimonia di inaugurazione di “Una Miniera di Cultura”, evento di promozione del libro edito in Sardegna coordinato dall’AES.

Si è aperta così la tre giorni che fino a domenica sera porterà nell’ex sito minerario più importante dell’isola presentazioni, incontri con gli autori, laboratori e spettacoli. A fare gli onori di casa la sindaca, Paola Massidda, che ha rimarcato come l’Amministrazione da lei presieduta stia puntando molto sulla cultura per valorizzare il territorio, e cercare di portarlo fuori dall’attuale momento di stallo che lo vede sofferente sia da un punto di vista sociale che economico.
L’Assessora comunale alla Cultura di Carbonia, Sabrina Sabiu, ha ricordato il valore del libro come archivio della memoria, in un momento in cui il digitale sembra prendere il sopravvento, lasciando solo macerie da un punto di vista della conservazione dei contenuti.

Ma come ha spiegato la presidente AES, Simonetta Castia, il libro ha anche un’importante funzione sociale: quella di raccontare i territori. Una funzione che è ancor più forte nelle piccole produzioni editoriali di nicchia. «Quest’anno siamo stati protagonisti di sette importanti eventi di carattere regionale, nazionale e internazionale – ha spiegato la rappresentante degli Editori Sardi –. L’evento di Carbonia è l’ultimo del 2017 e chiude il percorso iniziato ad Alghero come mostra diffusa per rendere capillare, anche nei territori più marginali, la presenza diretta degli editori, permettendo al pubblico di entrare a contatto diretto non solo con il libro, ma con i protagonisti di questa nostra realtà editoriale che riesce a restare sempre vivace nonostante il momento di crisi del settore».

Le presentazioni della serata hanno proposto al pubblico di Carbonia “Guardando le formiche dal basso” di Roberto Paracchini, Aipsa Edizioni, “Grazia Deledda. Una vita per il Nobel”, di Maria Elvira Ciusa, edizioni Carlo Delfino, e “Peccato che sia giorno” di Silvia Serafi, Cuec Editrice. Infine, lo spettacolo prodotto da “Il Crogiuolo” ha portato in scena “Maria di Eltili”, interpretata dalla voce narrante di Rita Atzeri sulle note al pianoforte di Alessandro Muroni.
Gli appuntamenti proseguono sabato e domenica con le sezioni “Tra Isola e mondo – incontri con gli autori” e “Adotta un libro sardo – incontri con le scuole”.