Scontri e arresti in Pakistan dopo l’intervento della polizia per mettere fine in un’area fra Islamabad e Rawalpindi, ad una protesta avviata l’8 novembre dal movimento sunnita Tehreek-i-Labaik Ya Rasool Allah (TLY) per chiedere le dimissioni del ministro della Giustizia, Zahid Hamid. In tenuta anti-sommossa le forze di sicurezza hanno attaccato nella zona denominata Faizabad Interchange con gas lacrimogeni e proiettili di gomma i circa 1.000 manifestanti, che hanno risposto con un lancio di pietre, arrestandone almeno 350.Più di 100 persone sono rimaste ferite negli scontri scoppiati e un agente è rimasto ucciso. Proteste simili anche a Lahore, Karachi e in altre zone del Paese.
Pakistan: proteste antigoverno, scontri
Almeno 350 in manette, un agente ucciso. Polizia usa lacrimogeni
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