La Convenzione di Ramsar comprende 2.288 zone umide nel mondo, di cui 8 in Sardegna: due attorno a Cagliari (Molentargius e Stagno di Cagliari), e sei nel Golfo di Oristano e Penisola del Sinis (Sale‘e Porcus, Mistras, Stagno di Cabras, Pauli Maiori, S’Ena Arrubia, Corru S’Ittiri – Marceddì – San Giovanni).
L’evento si inserisce tra le iniziative di “Maristanis”, un progetto di cooperazione internazionale per la definizione di un sistema di gestione integrata delle zone umide e costiere del Golfo di Oristano e del Sinis, quale modello per le altre regioni costiere del Mediterraneo. Cofinanziato dalla Fondazione Mava e coordinato dalla Fondazione Medsea, in collaborazione con l’Area marina protetta “Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre”, il progetto coinvolge 13 comuni (San Vero Milis, Riola Sardo, Nurachi, Cabras, Oristano, Santa Giusta, Palmas Arborea, Arborea, Terralba, Guspini, Arbus e Cuglieri).
Previsti i seguenti interventi:
– Tobias Salathé (Ramsar) con “La Convenzione di Ramsar”;
– Thymio Papaiannis (MedWet) con “L’iniziativa MedWet per le aree Ramsar del Mediterraneo”;
– Jean Jalbert (Tour du Valat) con “L’Osservatorio delle Zone Umide del Mediterraneo;
– Luis Costa (Fondazione Mava) con “La strategia Mava per il programma del bacino del Mediterraneo”;
– Marianna Mossa (Assessorato della Difesa dell’ambiente della Regione Autonoma della Sardegna) con “La rete Natura 2000 in Sardegna”;
– Claudio Papoff (Comune di Cagliari) con “Le aree Ramsar a Cagliari);
– Vania Statzu (Fondazione Medsea) con “Le aree Ramsar del Golfo di Oristano e della Penisola del Sinis; il progetto Maristanis”;
– Sandro Murana (Comune di Cabras) con “Il ruolo dell’Area marina protetta “Penisola del Sinis – Isola di Mal di Ventre nel progetto Maristanis”.
