“Situazione insostenibile in cui operano quotidianamente i conducenti, soprattutto lungo la linea 9 nel territorio di Decimomannu”. Lo scrivono in una nota diretta a all’azienda di trasporti Ctm, al Prefetto e al Questore di Cagliari le sigle sindacali Fit/Cisl e Faisa/Cisal.
“Da settimane è oramai sistematico che diversi gruppi di giovanissimi accedono ai mezzi Ctm al solo scopo di creare scompiglio e disordine, con strumenti audio ad altissimo volume, sigarette accese, anche assumendo sostanze stupefacenti all’interno dell’autobus, ed azionando arbitrariamente i sistemi di emergenza di apertura delle porte, costringendo gli operatori di esercizio a frenate improvvise o al blocco del mezzo per il riarmo del sistema. Spesso nell’effettuare tale operazione, i conducenti, dovendo procedere manualmente, abbandonando il posto guida, mettono a repentaglio la loro sicurezza individuale, in quanto i responsabili di tali azioni più volte hanno atteso lo stesso a ridosso dei comandi di sicurezza esterni, ove non sono mancati scherni, insulti e spesso lanci di pietre o uova”.
“Tali spiacevoli eventi si verificano quotidianamente e concentrandosi maggiormente nei weekend, coinvolgono nutriti gruppi di minorenni nei confronti dei quali gli addetti ai lavori sono totalmente inermi ed impotenti ed ogni segnalazione effettuata finora non ha portato ad alcun risultato.
I sindacati hanno proclamato uno stato di agitazione nel mese di Maggio a causa del perenne problema di scarsa sicurezza – poi sospeso al fine di non creare ulteriori disagi all’utenza – chiedendo pure l’ausilio di una squadra di guardie giurate negli orari e nei giorni a più alta incidenza, ma ad oggi non è giunta alcuna risposta. “Si ricorda – si legge nella nota diramata – che tali spiacevoli episodi si verificano, anche in altre linee esercite da CTM/SpA, come la linea 6, sia in zona Sant’Elia sia in zona Genneruxi, come anche nelle linee che servono il centro commerciale di Quartucciu. Auspicando un intervento incisivo da parte dell’Azienda e , soprattutto, dagli organi preposti, ai quali è stato già chiesto un incontro al fine di chiarire e documentare anche quanto esposto nella presente, si richiede massima diffusione agli organi di stampa”.